Il 13 dicembre, presso la Sala Caduti di Nassirya del Consiglio Regionale della Campania, si è tenuto un evento di grande valore umano e culturale: la consegna del Premio Sociologi per il Sociale a Giovanna Di Francia per il suo libro Anche in carcere viene Natale. Questo riconoscimento celebra un’opera che dà voce alle donne recluse, raccontando storie di resilienza, sofferenza e speranza.
Come portavoce e socia dell’associazione Sociologi per il Sociale, ho avuto l’onore di moderare i lavori di questa giornata speciale. L’evento ha visto la partecipazione di figure di rilievo del mondo accademico e culturale, che hanno arricchito il dibattito evidenziando il valore sociale del libro. Tra gli interventi più significativi, quelli del professor Alessandro Pepino e del professor Dario Gazzillo, che hanno sottolineato come la narrazione di queste storie sia uno strumento per sensibilizzare e promuovere l’inclusione.
Un momento particolarmente emozionante è stato l’intervento di Nanà, una delle protagoniste del libro, che ha condiviso la sua esperienza diretta, offrendo una testimonianza autentica del potere trasformativo della narrazione.
In qualità di moderatrice, ho cercato di dare spazio a ogni voce, guidando la discussione verso una riflessione collettiva sull’importanza di riconoscere la dignità di chi vive situazioni di esclusione. L’impegno dell’associazione Sociologi per il Sociale si riflette proprio in iniziative come questa: portare alla luce storie invisibili, promuovere la coesione sociale e dare strumenti di comprensione a chi desidera costruire una società più giusta.
L’opera di Giovanna Di Francia rappresenta un invito a guardare oltre le barriere fisiche e simboliche del carcere, ricordandoci che il valore dell’umanità risiede nell’ascolto e nella comprensione.